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Come operare sulle azioni Novavax dopo la trimestrale? Vediamo i livelli da monitorare e le strategie con i Certificati Turbo24 di IG
Novavax, il produttore di vaccini anti Covid-19, ha espresso dubbi sulla sua capacità di rimanere in attività e ha annunciato l'intenzione di ridurre le spese. La società ha dichiarato che esiste una grande incertezza sulle sue entrate nel 2023, sui finanziamenti del governo degli Stati Uniti e sull'arbitrato in attesa dell'alleanza globale sui vaccini.
Tuttavia, le previsioni del flusso di cassa indicano che esiste un capitale sufficiente per finanziare le attività nel prossimo anno. La società ha perso 182 milioni di dollari, o 2,28 dollari per azione, nel quarto trimestre con vendite più deboli del previsto di 357 milioni di dollari. Gli analisti si aspettavano vendite per 383 milioni di dollari.
"Se implementiamo il nostro piano aziendale, saremo in una posizione molto forte non solo alla fine di quest'anno, ma anche per il prossimo anno", ha affermato il CEO di Novavax, John Jacobs, che è entrato a far parte dell'azienda alla fine di gennaio. Jacobs ha però avvertito che ci sono rischi a breve termine associati al piano aziendale, compreso il fatto che la produzione di vaccini a base proteica richiede più tempo di quella dei loro concorrenti a base di RNA messaggeri.
Le aziende devono adattare i loro vaccini ai ceppi circolanti ogni anno, come richiesto dai regolatori, compresa la Food and Drug Administration degli Stati Uniti. Il CEO ha dichiarato che la società prevede di ridurre i costi, probabilmente effettuando tagli alla forza lavoro. Jacobs ha affermato che Novavax ha firmato contratti per 2 miliardi di dollari con governi al di fuori degli Stati Uniti che la società vuole raccogliere fino al 2024.
L’Amministratore Delegato ha affermato che la produzione del vaccino Novavax potrebbe richiedere più tempo rispetto ai rivali Pfizer-BioNTech e Moderna, ma crede che i regolatori della FDA desiderino un'opzione basata sulle proteine per i cittadini statunitensi il prossimo autunno. Vediamo ora come impostare l’operatività sul titolo secondo l’analisi tecnica.
Azioni Novavax: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Novavax è evidentemente impostato al ribasso a Wall Street. I corsi rimangono all’interno di una forte tendenza ribassista, confermata con la violazione del supporto statico a 8,56 dollari avvenuta ieri nella sessione after-hours.
La struttura tecnica farebbe quindi privilegiare l’implementazione di strategie di matrice ribassista. In tal caso si potrebbero attendere segnali di debolezza in area 8,50 dollari prima di valutare posizioni in vendita. Il primo obiettivo di profitto potrebbe essere identificato a 6 dollari, mentre un target più ambizioso a 5 dollari. Vediamo ora come operare su Novavax con i Certificati Turbo 24 di IG.
Azioni Novavax: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie short da 8,50 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 9,40 dollari, mentre il target a 6 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG, in particolare il Certificato Turbo Short su Novavax con un livello Knock-Out (KO) superiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Short con ISIN DE000A23VSR9, livello di KO a 9,4815 dollari e leva 2. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Novavax dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I nuovi clienti IG che operano sul mercato regolamentato Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ( scopri come funziona il cash-back di IG). Per chi è già cliente IG invece, l'ammontare di rimborso dipenderà dai volumi di trading:
Da 250.000 a 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 0,50 euro ogni 1.000 unità;
Oltre 500.000 unità mensili il rimborso sarà di 1 euro ogni 1.000 unità.
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